NOVENA a San Michele Arcangelo
Nelle religioni ebraica, cristiana e musulmana, gli Arcangeli sono una categoria di Angeli. Costituiscono uno dei nove Cori degli Angeli. Nella gerarchia degli Angeli essi costituiscono il secondo livello, appena al di sopra degli Angeli stessi (come indica il prefisso "arco", che significa "più alto").
Il Nuovo Testamento menziona un “capo degli angeli”: Michele [Gd 1,9]. Il termine è usato anche solo, sempre al singolare, in un'altra circostanza: [1Ts 4,16]. Il grande teorico della gerarchia celeste resta lo Pseudo-Dionigi l'Areopagita (intorno al 490): "Quando si tratta di esercitare una potenza straordinaria, è Michele l'inviato. La sua azione, infatti, come il suo nome - che significa: "Chi è come Dio?". ” – far comprendere agli uomini che nessuno può fare ciò che spetta solo a Dio realizzare.
L'antico Nemico, il diavolo, che per orgoglio desiderava farsi simile a Dio, diceva: «Salirò il cielo, al di sopra delle stelle innalzerò il mio trono, sarò come l'Altissimo» [Is 14,13]. Ma l'Apocalisse ci racconta che alla fine dei tempi, quando sarà abbandonato a se stesso, prima di essere eliminato dal supplizio finale, dovrà combattere contro l'Arcangelo Michele: "Ci fu una lotta in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il Drago, e anche il Drago combatté con i suoi angeli, ma non prevalse; In virtù dell'autorità attribuita a San Michele Arcangelo, Capo degli Angeli, egli sarà come il braccio di Gesù Cristo durante il suo ritorno nella Gloria [Ap 12,7; Ap 19:14-16; 1 Pietro 3:22].
I Serafini devono il loro nome al fuoco che li incendia e che comunicano agli altri. San Gregorio li chiama ardenti o ardenti, e San Bernardo, cercando di realizzare una meraviglia così sorprendente, ci offre queste riflessioni: sono così uniti a Dio che non c'è spazio tra loro e lui: l'amore di Dio li brucia ancora di più. ardentemente quanto più sono vicini al suo focolare, tanto più vicini vi si cibano e si nutrono.
Il nome Cherubini esprime profusione di saggezza e conoscenza; e la cosa concorda così perfettamente con il nome che i Cherubini, come serbatoi traboccanti, riversano continuamente attorno a sé una prodigiosa abbondanza di conoscenza e di saggezza. Ne hanno la pienezza, dice san Gregorio.
I Troni, il cui nome significa pace inalterabile e riposo perfetto, elevazione e sublimità, si affollano così stretti intorno a Dio che sembrano trasportarlo; oppure, come dice san Bernardo, costituiscono la sede sulla quale Dio risplende con tutto lo splendore della sua gloria.
Le Dominazioni godono di una potenza sorprendente, e San Bernardo, nel suo libro della Considerazione, le rappresenta nell'esercizio del comando e nella distribuzione di ordini e di lavori in nome di Dio. Non incontrano mai opposizione o resistenza. È vero che in queste ammirabili gerarchie del cielo, coloro che dominano e comandano sono più miti e più umili, più premurosi e più semplici degli altri. Ottimo esempio per la terra.
E i Poteri? Dio li ha incaricati in un modo molto speciale di resistere agli spiriti maligni, di combatterli e di vincerli per impedire che ci facciano del male e rovinino la nostra salvezza. C'è qualcosa di più probabile che tocchi il cuore degli uomini? Tuttavia, dobbiamo ammetterlo, ci sono uomini che non ci pensano, ci sono uomini che vivono e muoiono senza nemmeno pensare a tanta bontà e amore. Facciamo attenzione a non rientrare in questo numero.
Le Virtù sono dotate di forza, coraggio ed energia. Queste sono le Virtù che formano gli eserciti del Signore, questi formidabili Sabaoth della Scrittura. San Bernardo attribuisce loro, sempre per ordine e volontà di Dio, miracoli e prodigi, tutti gli avvenimenti e tutti i fatti che non possono trovare la loro spiegazione che in una ragione superiore e soprannaturale. È soprattutto nei cuori che le Virtù vorrebbero operare miracoli. Tutto quello che dovremmo fare è chiedere loro o semplicemente permettere loro di agire.
Dio ha impresso in modo del tutto speciale sui Principati l'impronta della sua suprema maestà. Questa distinzione li rende rispettati da tutti gli altri spiriti e fa guadagnare loro il privilegio di presiedere tutti i loro consigli. Felice sarebbe la terra se imitasse il cielo, se i Principati presiedessero anche i consigli degli uomini!
Gli Arcangeli stanno nel mezzo tra le Virtù e gli Angeli. Dio ha sempre affidato loro le missioni più importanti e sublimi. È Michele che scopre i segreti più impenetrabili e nascosti al profeta Daniele. E, quando i tempi segnati per la redenzione degli uomini sono compiuti, Gabriele riceve l'ordine da Dio di portare la notizia alla Vergine felice destinata a parteciparvi.
Infine giungono gli Angeli, che completano gloriosamente questa lunga e brillante serie di spiriti beati. Angeli o messaggeri sono la stessa cosa, ci dice San Paolo. Dio manda gli Angeli sulla terra con sguardi pieni di misericordia e di amore, ed essi vi vengono con la più generosa e totale devozione, veramente felici e sufficientemente ricompensati del loro zelo, se, trovandoci docili alle loro ispirazioni e francamente disposti ad assisterli, possono farci praticare tutte le virtù, acquisire molti meriti e conquistare gloriosamente il paradiso. Lo desideriamo come lo desiderano loro, e preghiamo. Preghiamo gli Angeli in ogni momento e in ogni momento, se in ogni momento e in ogni momento sentiamo il bisogno della loro protezione e assistenza.